Il messaggio inviato da Padre Luigi Faraglia ai bambini ucraini ospiti del Convento Sant'Antonio da Padova a Cattolica
Condividiamo il messaggio inviato da Padre Luigi Faraglia ai bambini ucraini ospiti del Convento Sant'Antonio da Padova a Cattolica
"Cari bambini, benvenuti, ripeto siete a casa vostra.
Io sono Padre Luigi, in questa casa S. Antonio c'è il mio cuore e qui conservo la mia residenza civile, quindi cittadino di Cattolica, sono l'unico frate che risiede in questa casa ed è un segno del legame con l'Ordine della Provincia Italiana di San Francesco d'Assisi dei Frati Minori Conventuali, a cui appartiene la casa.
La mia residenza anagrafica ha anche valore di testimonianza/profetica di cosa è convento/casa di frati: è la loro ma è soprattutto dei bambini profughi come voi.
Anche la famiglia che vi abita, poi Graziella, direttrice, ed il personale che è in convento è "per servirvi".
Ma la cosa più importante è che ci siate voi e con voi le due Suorine.
Poi un giorno verrò con Fabrizio a conoscervi e per me sarà come una bella festa.
Mi piacerebbe che questo lo sapesse tutta Cattolica e tutto il mondo.
Che voi siete qui è una buona notizia, è come un Vangelo, è un gran segno d'amore in questo tempo di distruzione, di pura follia".