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"L'ottimismo della volontà prevalga sul pessimismo della ragione"

Le attività e gli incontri che la Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG pone in essere per continuare ad alimentare la speranza per l’accoglienza dei bambini bielorussi ed ucraini e per dare un seguito alle richieste di aiuto umanitario che giungono giornalmente dalla Repubblica di Belarus e dall’Ucraina devono far cogliere a tutti i comitati, le famiglie aderenti alla Fondazione Aiutiamoli a Vivere ed a tutti coloro che sentono di poter dare il proprio contributo in termini di disponibilità ad aiutare chi soffre, quell’ottimismo che sa alimentare speranza senza farsi prendere dalla disperazione e dalla depressione di fronte al disastro umanitario a cui tutti noi siamo chiamati ad assistere.

Abbiamo dovuto fare i conti con l’embargo ed il Covid, che ci hanno impedito di accogliere i bambini come abbiamo sempre fatto. Ora la guerra in Ucraina ci descrive, dopo trent’anni di aiuti alle istituzioni locali preposte, alle famiglie e soprattutto agli oltre 600.000 bambini bielorussi accolti e curati in Italia dal 1991 descrivono, agli occhi delle autorità della Repubblica di Belarus, l’Italia come Stato nemico dove non far trascorrere la vacanza terapeutica ai propri figli per la paura di non sapere cosa possa accadere.

La Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG si è prodigata per ospitare i bambini bielorussi, e lo sta facendo anche con quelli ucraini, utilizzando la vacanza scolastica per Natale e riprogrammando la loro accoglienza per l’estate e lo continua a fare per i bambini ucraini profughi di guerra accompagnati dalle loro mamme attraverso “l’accoglienza diffusa” approvata e finanziata dall’Unione Europea in strutture idonee a tale esperienza come lo sono il Convento di Cattolica e tutte le strutture individuate con i Comuni Italiani che si sono resi disponibili a tale esperienza.

Niente e nessuno può impedirci di continuare ad alimentare quella speranza e quell’amore che le famiglie sono state capaci di donare in questi 30 anni di storia della Fondazione Aiutiamoli a Vivere e, soprattutto, niente e nessuno può impedire o porre limiti alla solidarietà che si genera attraverso gli aiuti umanitari che i “Tir della speranza” hanno saputo dare e continuano a dare aiuto in luoghi di guerra come l’Ucraina dove dal suo scoppio, ininterrottamente, la Fondazione Aiutiamoli a Vivere, grazie al contributo dei Comitati e dei volontari, ha realizzato 10 missioni dove ha portato generi alimentari, medicinali e generatori di corrente che hanno prodotto e continuano ad alimentare quella speranza e quella volontà verso la pace che soltanto la concreta solidarietà sa alimentare.

Negli incontri che si stanno susseguendo in Lombardia, in Veneto, in Trentino sia in presenza che attraverso le videoconferenze, che ci hanno permesso di non disperare durante il Covid abbiamo ascoltato tanta sofferenza per l’impossibilità ad accogliere un bambino, per l’impossibilità di tornare ad avere nuove famiglie ed addirittura tanto pessimismo verso un futuro dove è messa in discussione la stessa esistenza del comitato della Fondazione.

La Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG sta rispondendo senza paura a tutto questo con l’“OTTIMISMO DELLA VOLONTA’” che ha sempre vinto contro il “Pessimismo della Ragione”.

Non abbiamo mai smesso di pregare la Madonna della Fondazione Aiutiamoli a Vivere, alla quale ci siamo consacrati il 26/05/2019 ed ogni anno continuiamo a farlo senza mai perdere la speranza che le nostre azioni quotidiane siano supportate da una volontà superiore che ogni volontario che ha partecipato alle missioni in Ucraina ha saputo cogliere e ne è diventato testimone ritornando ad operare nel suo Comitato.

Dobbiamo tornare a fare ciò che ci ha reso ciò che siamo ovvero quell’Organizzazione Non Governativa in grado di offrire concreta solidarietà ai bambini attraverso l’accoglienza in famiglia, attraverso la raccolta degli aiuti umanitari da portare direttamente con i Tir della Speranza o con le “Spese Online” senza farsi vincere dagli impedimenti normativi posti in essere per la guerra in atto.

Torniamo a generare speranza con le nostre azioni, nei nostri territori, con le nostre famiglie accoglienti tornando a renderle protagoniste di un impegno concreto anche se non riusciremo ad ottenere quei numeri straordinari che eravamo riusciti ad ottenere prima dell’embargo, del Covid ed ora della guerra.

Non facciamoci vincere dalla paura che genera pessimismo ma lasciamoci guidare dall’amore verso quei bambini che vorremo tornare ad abbracciare confidando nella volontà divina ma soprattutto nelle nostre azioni quotidiane rivolte a dar seguito a tutti quei progetti come il rifacimento dell’Ospedale di Yasinia in Ucraina, dell’accoglienza estiva dei bambini bielorussi, alle missioni di aiuti umanitari che sono linfa vitale del nostro esistere.

Basta piangere per un destino crudele, sorridiamo verso quel bambino donando speranza che sappiamo generare e che possiamo dimostrare attraverso la nostra testimonianza vissuta in questi primi trent’anni di storia della Fondazione Aiutiamoli a Vivere.

Non lasciamoci vincere dallo scoraggiamento ma facciamoci illuminare dalla speranza che abbiamo saputo donare e che è l’unica cosa che sappiamo fare bene e cioè quello di lavorare con il solo obiettivo, senza altri falsi scopi, di salvare un bambino in qualsiasi parte del mondo ci chieda di aiutarlo come recita lo Statuto della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG scritto nel 1991 senza mai citare la Bielorussia o l’Ucraina ma solo e soltanto “Un bambino da salvare, quale esso sia”.

La Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG, famiglia di famiglie accoglienti e la Madonna a cui è consacrata è con voi e con voi sarà sempre per l’aiuto e l’amore che sapremo offrire a chi ne avrà bisogno.

Torniamo ad operare e credere in ciò che abbiamo costruito insieme e tutto tornerà a sembrarci più facile ed i risultati non tarderanno ad arrivare.

Noi della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG ci siamo e siamo ben lieti e disponibili a cooperare con quanti coglieranno l’invito, la speranza e l’amore che verrà rivolto, con azioni di concreta solidarietà, verso un bambino in difficoltà.

Pace e bene.

                                                                           Il Presidente della Fondazione Aiutiamoli a Vivere

                                                                          Dott. Fabrizio Pacifici

 

Proprio per questo non ci vogliamo fermare e ci appelliamo ancora una volta alla generosità di tutti per organizzare due nuovi Tir della Speranza che saranno destinati uno a Padre Eugen a Sighetu Marmatiei e l'altro a Padre Lucian a Roman per far sì che l'appello alla speranza si traduca in gesti di concreta solidarietà.

Sono necessari prodotti alimentari a lunga conservazione (scatolame di ogni tipo e non contenitori in vetro), generatori di corrente, powerbank, prodotti atti a curare le ferite come garze, disinfettanti, cotone, sedie a rotelle, pannoloni per anziani ed ausili.

IBAN: IT13U0364601600526185907522

intestato a Pacifici – Fondazione

Causale: PROGETTO UCRAINA

Per tutte le informazioni potete rivolgervi alla Sede Nazionale, tramite la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al 0744/279560.

 

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