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La FAV risponde...

Condividiamo la risposta della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ai quesiti posti dal Comitato di Paderno d'Adda:

DOMANDA:“Se non ci fosse stata la guerra e si fossero riaperte le accoglienze noi avremmo dovuto trovare nuovamente le risorse da zero?”

RISPOSTA: Assolutamente sì, ma non perché l’Organizzazione non agisce secondo i dettati della norma vigente od ancora peggio non tenendo conto dei sacrifici che tutti i Comitati nei rispettivi territori devono fare per acquisire quelle risorse necessarie per continuare ad alimentare la speranza di un’Accoglienza Temporanea Terapeutica per i bambini bielorussi, ma soltanto perché, dal 2019, prima con l’elezione di Lukashenko e poi con il Covid, le accoglienze non sono state più realizzate ed i fondi a disposizione sono stati utilizzati per non far cessare un aiuto alle popolazioni infantili effettuate in altre forme, vedi le spese online, i Tir e l’aiuto sanitario che la Fondazione Aiutiamoli a Vivere ha potuto fare mantenendo in vita una piccola fiamma di speranza che altrimenti si sarebbe spenta definitivamente, come tante associazioni su tutto il territorio nazionale sono state costrette a fare non avendo più risorse per continuare a vivere.

 

DOMANDA: E ora? Per la prossima accoglienza ci state dicendo che non avremo più i nostri soldi accantonati [quota versata nel 2020 a titolo di acconto per l'accoglienza 2020 - (n.d.r)] e soprattutto che lo siamo venuti a sapere per caso?

RISPOSTA: Non solo non ci sono stati accantonamenti, ma nessuno ha pensato al sostegno di un’Organizzazione che prima dell’embargo verso la Belarus per ragioni politiche e successivamente per il Covid si sosteneva economicamente quasi totalmente con la sola Accoglienza Temporanea Terapeutica non avendo nessun finanziamento permanente istituzionale o sponsorizzativo.

La Fondazione Aiutiamoli a Vivere si è dovuta prodigare affrontando questa gravissima crisi di relazioni internazionali tra l’Italia e la Belarus tutt’ora in atto attraverso lo studio e la realizzazione di nuove progettualità che le hanno reso possibile la propria esistenza senza poter contare su nessun sostegno esterno sia esso proveniente dai Comitati, dalle famiglie aderenti o da altre entità private compassionevoli che potessero aiutare la Fondazione Aiutiamoli a Vivere a superare queste avversità che economicamente ne avrebbe determinato la sua chiusura.

Non credo che si possa pensare che questa situazione ed il mancato accantonamento di quanto versato siano stati nascosti dalla Fondazione Aiutiamoli a Vivere e soltanto oggi se ne è venuto a conoscenza, crediamo che soltanto chi non vuol vedere i sacrifici effettuati per essere qui ora con l’autorizzazione del Governo Ucraino, dopo 13 missioni dall’inizio della guerra con la Russia per portargli aiuti umanitari e soprattutto cercando le risorse per realizzare la ristrutturazione dell’Ospedale di Yasinia, ed accogliere i bambini ucraini come abbiamo fatto per 30 anni con quelli bielorussi, può disconoscere questa realtà, questo mancato accantonamento  e assolutamente trasparente, e sentirsi deluso.

Al contrario, secondo noi, la delusione dovrebbe far posto all’orgoglio di essere appartenenti ad una Organizzazione come la Fondazione Aiutiamoli a Vivere, che non ha mai smesso di essere al fianco di tutte le famiglie aderenti, ai Comitati ed ai bambini accolti ponendo in essere tutte quelle azioni e progettualità tese a non fare mai mancare il suo sostegno, informando settimanalmente online tutti di quanto stava accadendo e di quanto si stava producendo senza nascondere nulla a nessuno in un sito dove l’impiego delle risorse avute da chiunque esso sia (Comitato, famiglie e chiunque) sono poste ben in evidenza con la pubblicazione dei bilanci. Per far capire ancora meglio, a chi non è esperto di bilanci, come vengono utilizzate le risorse negli ultimi due anni, la Fondazione Aiutiamoli a Vivere impiega il Bilancio Sociale, dove si evince del perché si agisce in questo modo e soprattutto il perché lo facciamo.

Speriamo di essere stati esaustivi, ed averTi reso più comprensibile e trasparente l’operato della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ed anche, magari, ritrovare quella serenità che oggi più che mai ci aiuta a donare la nostra esistenza, a chi non può essere abbandonato avendo bussato alla nostra porta.

Affidiamo la nostra preghiera alla Madonna della Fondazione che ci assiste e protegge sempre per darci la forza di continuare ad aiutare i bambini che torneremo ad accogliere tutti insieme.

Fraterni saluti.

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