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DALL’UCRAINA AL MEDIO ORIENTE, SENZA DIMENTICARE LA BELARUS - LA FONDAZIONE AIUTIAMOLI A VIVERE TORNA IN GIOCO

 

Si è concluso ad Argenta il XXIX Convegno Nazionale della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG dove il susseguirsi delle relazioni svolte dai relatori ucraini, bielorussi, palestinesi e delle istituzioni italiane (del Ministero degli Esteri, del Lavoro, della Regione Emilia-Romagna e della FOCSIV) hanno determinato un’atmosfera carica di speranza e di rinnovato entusiasmo in tutti i delegati presenti in rappresentanza dei Comitati e delle famiglie italiane aderenti alla Fondazione Aiutiamoli a Vivere.

 

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L’appello della first lady Ucraina giunto durante il Convegno: “Se il mondo si stanca di aiutarci, ci lascerà semplicemente morire” e quelle di Padre Ibrahim Faltas, Vicario della Custodia di Terra Santa, che ha raccontato la drammaticità del momento vissuto dalla popolazione palestinese a seguito dell’attacco terroristico subito da Israele il 7 ottobre 2023.

Un dramma nel dramma che ha dimostrato la necessità, sottolineate nella relazione del Presidente “I bambini ci salveranno”, e quale ruolo può avere la Fondazione Aiutiamoli a Vivere accogliendo i bambini vittime di disastri, violenze e guerre e soprattutto quanto ci sia bisogno del coinvolgimento dei Comitati e delle famiglie per sostenere un’azione rivolta al recupero di mezzi, strumenti, materiale per l’invio di aiuti umanitari e per portare un messaggio di pace in questi luoghi martoriati dalle guerre.

Per gli ucraini, ricorda Olena Zelenska, resistere all’invasione della Russia “è una questione di sopravvivenza” e la resistenza è impossibile senza aiuti internazionali.

Per Padre Ibrahim Faltas il sogno “due popoli e due Stati” mai realizzato dal 1947, deve tornare a far discutere la Comunità Internazionale chiamata a far cessare questo genocidio e soprattutto interrogarsi sul da farsi quando la guerra finirà e si dovrà capire cosa fare per aiutare i due milioni di sfollati che non avranno più case, ospedali, scuole, essendo Gaza totalmente distrutta.

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Il rinnovato impegno della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG ed il suo sviluppo in termini di iniziative, progetti di Cooperazione ed accoglienza temporanea, nonostante l’embargo, il Covid e la guerra, che ha visto scomparire tantissime organizzazioni di volontariato al quale è stato impedito per la prima volta di accogliere un bambino bielorusso avendolo fatto ininterrottamente dal disastro di Chernobyl ad oggi, non hanno spento la forza, la volontà e la determinazione della Fondazione, che nel porre al centro della sua azione il pensiero “I bambini ci salveranno” vede nell’accoglienza temporanea i bambini come “AMBASCIATORI DI PACE”.

Il Convegno della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG ha rinnovato quello spontaneismo iniziale che vide il formarsi di un movimento volontaristico italiano che salvò, accogliendo i bambini bielorussi, 600.000 bambini vittime del disastro nucleare di Chernobyl dal 1991 ad oggi.

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Con le missioni per portare gli aiuti umanitari in Ucraina si è venuto a creare un rapporto di reciproca stima tra le istituzioni governative ucraine e la Fondazione Aiutiamoli a Vivere che ne ha determinato il suo accreditamento ad operare in quel territorio e ad avere l’autorizzazione ad accogliere temporaneamente in Italia i bambini ucraini nelle famiglie della Fondazione Aiutiamoli a Vivere che da sempre hanno svolto tale iniziativa con quelli bielorussi.

Una prima sperimentazione sarà svolta nel periodo di Natale per poi, grazie al coinvolgimento di tutti i Comitati, la Fondazione Aiutiamoli a Vivere riprenderà ad accogliere temporaneamente un bambino ucraino per tutto l’anno 2024.

Si porterà a completamento il lavoro di ristrutturazione dell’Ospedale di Yasinia nell’Oblast della Transcarpazia e si installerà il primo ambulatorio medico in telemedicina in collaborazione con l’Ospedale Sant’Orsola di Bologna così come promesso grazie alle risorse provenienti dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo che ha approvato il progetto della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG.

Nessuno dei partecipanti al Convegno Nazionale di Argenta dimenticherà le parole di Padre Ibrahim che ha scosso le coscienze e rinnovato il patto di mutuo aiuto tra la Terra Santa da lui rappresentata e la Fondazione Aiutiamoli a Vivere con le sue famiglie ed i Comitati che sicuramente si faranno sentire nel porre a disposizione il proprio sostegno in termini di aiuti umanitari e di assistenza morale e materiale dei bambini bisognosi di cure.

La Fondazione Aiutiamoli a Vivere e tutti i partecipanti al Convegno non dimenticheranno la disponibilità, la passione, il lavoro svolto da tutti i volontari del Comitato di Argenta/Alfonsine, dell’Associazione Polisportiva “Gioco e Vita”, del suo Presidente Paolo Bottoni e di sua moglie Lorenza che hanno reso indimenticabile questo Convegno Nazionale assistendo tutti in ogni modo ed allietando tutti i presenti con la loro capacità di intrattenere, ospitare e somministrare cibi e vivande caratteristici di un territorio come quello dell’Emilia-Romagna apprezzati in tutto il mondo.

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Lasciateci ricordare a tutti coloro che seguono ed appartengono alla Fondazione Aiutiamoli a Vivere, in questi giorni di festa, che i “Bambini ci salveranno”, continueranno ad essere nei nostri pensieri e nelle nostre azioni quotidiane con la promessa fatta alla Madonna della Fondazione che ci assiste e protegge sempre che non li dimenticheremo, anzi, saremo tutti chiamati a dare il nostro contributo di Amore e Speranza in questo Santo Natale, macchiato di sangue e violenza ed atrocità con azioni di concreta solidarietà sostenendo la Fondazione Aiutiamoli a Vivere nel continuare a portare aiuti umanitari e tornando ad accogliere bambini bielorussi malati ed ucraini vittime della guerra.

BUON NATALE a tutte le famiglie ospitanti, a tutti i Comitati aderenti alla Fondazione impegnati in questa rinnovata missione umanitaria con un abbraccio speciale, ora che finalmente il Covid ce lo lascia fare, all’insegna del nostro essere FRATELLI TUTTI.

Pace e bene

 

Il Presidente della Fondazione Aiutiamoli a Vivere ONG

Dott. Fabrizio Pacifici


 

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