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30 giorni di Preparazione per consacrarsi a Maria Santissima - Sedicesimo Giorno

 

Il 26 maggio 2022 sarà la ricorrenza della prima Consacrazione alla Madonna della Fondazione Aiutiamoli a Vivere avvenuta il 26 maggio del 2019 ad Osimo.

In preparazione a tale occasione, che verrà celebrata il 26 maggio 2022 a Bagnoregio, con le Suore del Verbo Incarnato, pubblichiamo ogni giorno gli esercizi preparatori alla Consacrazione. 

"Mese di Preparazione Per consacrarsi a Maria Santissima in materna schiavitù d'amore secondo San Luigi Maria Grignion di Montfort" - A cura dei sacerdoti e seminaristi dellaCasa di Formazione "San Vitaliano Papa"

Sedicesimo giorno

Trattato: [134 – 138]

CAPITOLO SECONDO. “MOTIVI PER APPREZZARE LA CONSACRAZIONE”

Bisogna vedere, adesso i motivi che ci mostrano l’eccellenza della consacrazione di noi stessi a Gesù Cristo

per le mani di Maria.

Primo motivo: questa consacrazione ci consacra interamente al servizio di Dio

San Luigi Maria afferma che “non si può concepire sulla terra compito più elevato del servizio di Dio”.

E per servizio di Dio s’intende il fatto di lavorare per la maggior gloria sua e per il bene delle anime, in qualunque stato di vita Dio ci possa chiamare. Questo è il fine ultimo e tanto dignitoso dell’uomo,

come insegna sant’Ignazio di Loyola negli Esercizi Spirituali: “l’uomo è creato per lodare, riverire e servire Dio nostro Signore, e così raggiungere la salvezza”. Dunque questa devozione ci aiuta a raggiungere il fine ultimo della nostra vita.

“Tale è un fedele schiavo d’amore di Gesù in Maria, dedicatosi completamente al servizio del Re dei re, per le mani della Sua Santa Madre, senza nulla ritenere per sé. Tutto l’oro del mondo e le bellezze dei cieli non bastano a pagarlo”.

Continua san Luigi spiegando che esistono nella Chiesa molte istituzioni e movimenti molto lodevoli che esigono di noi certi obblighi e compromessi concreti, lasciandoci liberi del resto delle nostre azioni quotidiane. Questa devozione, invece, esige di noi una consegna “senza riserve a Gesù e a Maria di tutti i propri pensieri, parole, azioni e sofferenze e di tutti i momenti della propria vita. Ne consegue che, si vegli o si dorma, si beva o si mangi, si compiano le azioni più importanti o le più ordinarie, si può sempre dire con verità che quanto si fa, sebbene non ci si pensi, tutto appartiene a Gesù e a Maria, in virtù di tale offerta”. Quale consolazione!

Per mezzo di questa consacrazione noi affidiamo a Maria non solo tutti i nostri beni esteri (salute, beni materiali, parenti, amici, progetti…) ma perfino i beni spirituali (le potenze dell’anima, il progresso nella virtù, le consolazioni spirituali…) includendo il valore meritorio di tutte le nostre azioni. Questa consacrazione ci aiuta a distaccarci perfino dal merito delle nostre buone azioni, mettendole tutte quante nelle mani della Vergine Santissima:

“Come ho già detto, non vi è pratica più indicata di questa per disfarsi in modo facile di quel certo spirito di proprietà che s’insinua impercettibilmente anche nelle migliori azioni. Ed il nostro buon Gesù concede questa grande grazia in ricompensa dell’atto eroico e disinteressato che gli è stato fatto cedendogli l’intero valore delle buone opere, per le mani di Maria. Se Egli dà il centuplo, anche in questo mondo, a coloro che per suo amore lasciano i beni esterni, temporali e caduchi, quale centuplo non darà a colui che gli fa

sacrificio perfino dei suoi beni interni e spirituali?”.

Dio, che non si lascia vincere in generosità, accoglierà la nostra offerta dalle mani della Vergine e ci ricolmerà di benefici infinitamente maggiori: “Gesù, nostro grande amico, si è dato a noi senza riserve,

corpo e anima, virtù, grazie e meriti: “Mi ha conquistato interamente, dandosi interamente a me”, diceva san Bernardo. Non è dunque per noi un dovere di giustizia e di riconoscenza dargli tutto quanto gli

possiamo dare? Egli è stato generoso con noi per primo, dobbiamo esserlo anche noi, in contraccambio, con Lui, e lo sperimenteremo ancora più generoso durante la nostra vita, nella nostra morte e per tutta l’eternità: «Con l’uomo generoso tu sei generoso».”

Pratiche di preparazione

1) Mettersi alla presenza di Dio.

2) Chiedere la grazia di avere una conoscenza di noi stessi: “Che io conosca me stesso, Signore”

3) Lettura: Considerazione sulla propria debolezza (Tratto dal libro Via della salute, di sant’Alfonso Maria de’ Liguori, e dalla Imitazione di Cristo di T. Kempis).

O Signore, che cosa è l’uomo, che tu abbia a ricordarti di lui? Che cosa è il figlio dell’uomo, che tu venga a lui? (Sal 8,5).

Signore, nulla io sono, nulla posso, nulla di buono io ho da me stesso; anzi fallisco in ogni cosa, tendendo sempre al nulla…Essendo più pronto a regredire che ad avanzare, non mi mantengo sempre nella stessa condizione.

Ché io non sono altro che vanità, anzi un nulla, al tuo cospetto (Sal 38, 6), un uomo incostante e debole. Di che cosa posso io vantarmi; come posso pretendere di essere stimato? Forse per quel nulla che io sono?

Sarebbe vanità sempre più grande. O veramente vuota vanteria, peste infame, massima presunzione, che distoglie dalla vera gloria, privandoci della grazia del cielo. Giacché mentre si compiace di se stesso, l’uomo

dispiace a te; mentre ambisce ad essere lodato dagli altri, si spoglia della vera virtù. (T. Kempis, Imitazione di Cristo)

Considera, fratello, che sei di terra, ed in terra hai da tornare. Ora vedi, senti, parli e cammini. Verrà un giorno che più non vedrai, non sentirai, non parlerai, né camminerai. Quando l’anima tua si dividerà dal tuo corpo, il corpo resterà ad esser consumato dai vermi ed a farsi polvere; e l’anima si troverà in quell’eternità, che t’avrai meritata colla tua vita.

Ah mio Redentore, voi avete dato la vita per farmi acquistare il paradiso, e vedendo la mia piccolezza mi procurate il vostro aiuto donandomi la Vostra stessa Madre. Signore, io vi amo e mi pento di avervi offeso.

Maria, speranza mia, niente sono e niente ho, ma tutto spero di te. Abbiate di me pietà. (S. Alfonso, Via della salute)

Litanie allo Spirito Santo

Signore pietà- Signore pietà

Cristo pietà - Cristo pietà

Signore pietà- Signore pietà

Cristo, ascoltaci - Cristo, ascoltaci

Cristo, esaudiscici - Cristo, esaudiscici

Padre del cielo, Dio                                                                          Abbi pietà di noi

Figlio redentore del mondo, Dio

Spirito Santo, Dio

Santa Trinità, unico Dio

Spirito del Signore, che aleggiando sulle acque all’inizio della

creazione le fecondasti

Spirito per la cui ispirazione hanno parlato i santi uomini di Dio

Spirito la cui unzione ci insegna tutto

Spirito testimone di Cristo

Spirito di verità che ci suggerisci ogni cosa

Spirito che ti posi su Maria                                                             Abbi pietà di noi

Spirito del Signore che riempi tutta la terra

Spirito di Dio che abiti in noi

Spirito di sapienza e intelletto

Spirito di consiglio e fortezza

Spirito di scienza e pietà

Spirito del timore del Signore

Spirito di grazia e misericordia

Spirito di virtù, di dilezione e di sobrietà

Spirito di fede, di speranza, di amore e di pace

Spirito di umiltà e di castità

Spirito di benevolenza e di mansuetudine

Spirito della grazia multiforme

Spirito che scrutasti anche le profondità di Dio

Spirito che chiedi per noi con gemiti inenarrabili

Spirito che discendesti sopra di Cristo sotto forma di colomba

Spirito nel quale rinasciamo

Spirito per il quale la carità è diffusa nei nostri cuori

Spirito di adozione dei figli di Dio

Spirito che apparisti sopra i discepoli in lingue di fuoco

Spirito del quale sono ripieni gli Apostoli

Spirito che dividi i doni tra i singoli come vuoi

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo - Perdonaci o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo - Esaudiscici o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo - Abbi pietà di noi

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