Arrivato il gruppo di mamme e bambini ucraini!
In collaborazione con il Comune di Polino (TR) e la Prefettura di Terni, si è lungamente lavorato per dare sostegno alle mamme ucraine con figli disabili provenienti dalla provincia di Leopoli, dove sono rifugiati. Grazie a questa collaborazione il 2 dicembre sono arrivati a Terni presso la Sede Nazionale per poi proseguire accompagnati anche dalla Protezione Civile di Collescipoli (TR) finalmente a Polino.
Non possiamo nascondere l’emozione provata nel vederli entrare nella Sede Nazionale dopo avere affrontato un lungo viaggio e, seppur stanchi, la gioia dell’arrivo traspariva dai loro occhi. Il gruppo, composto da tre mamme ucraine ed un papà con 2 bambini down, un bambino autistico ed un bambino con una sindrome genetica, dopo una merenda, è stato accompagnato a Polino dove c’erano ad attenderli le istituzioni e la comunità.
Nella struttura di Leopoli appositamente scelta dopo le 5 missioni di aiuti umanitari organizzate dalla Fondazione Aiutiamoli a Vivere O.N.G. in Ucraina, solo poche ore di luce e riscaldamento, qui finalmente un luogo caldo accogliente e sicuro. Ora la Fondazione Aiutiamoli a Vivere O.N.G. è chiamata a continuare a lavorare con il Governo Ucraino, che dopo la prima lista consegnata alla Fondazione per poter aiutare i nuclei familiari più bisognosi di aiuto, vista la presenza di bambini con gravi disabilità, fornirà nei prossimi giorni gli altri nominativi per arrivare ai 50 profughi ucraini autorizzati dalla Presidenza del Consiglio e dalla Direzione Nazionale della Protezione Civile attraverso la Convenzione sottoscritta con la Prefettura di Terni e dal Comune di Polino.
Grazie a tutti coloro che si sono spesi per rendere possibile questo arrivo e che si sono messi a disposizione per “aiutarci ad aiutare”. In particolar modo ringraziamo tutti coloro che hanno creduto e dimostrato che l’accoglienza diffusa non solo è possibile, visto che è stata realizzata nel più piccolo Comune dell’Umbria grazie alla volontà dell’Amministrazione e della Fondazione in collaborazione con la Prefettura di Terni, ma è anche la risposta necessaria ai bisogni di questi piccoli che fuggono dalla guerra affidandosi all’esperienza di chi l’accoglienza diffusa la realizza da trent’anni.