30 giorni di Preparazione per consacrarsi a Maria Santissima - Primo Giorno
Il 26 maggio 2022 sarà la ricorrenza della prima Consacrazione alla Madonna della Fondazione Aiutiamoli a Vivere avvenuta il 26 maggio del 2019 ad Osimo.
In preparazione a tale occasione, che verrà celebrata il 26 maggio 2022 a Bagnoregio, con le Suore del Verbo Incarnato, pubblicheremo ogni giorno gli esercizi preparatori alla Consacrazione.
"Mese di Preparazione Per consacrarsi a Maria Santissima in materna schiavitù d'amore secondo San Luigi Maria Grignion di Montfort" - A cura dei sacerdoti e seminaristi dellaCasa di Formazione "San Vitaliano Papa"
Primo Giorno
Trattato: [1-13]
Maria è un mistero
San Luigi Maria Grignon di Montfort inizia formulando la verità di Fede che sarà centro e fonte di tutto il Trattato:
“Per mezzo della Santissima Vergine Maria Gesù Cristo venne nel mondo, ancora per mezzo di lei deve regnare nel mondo”.
Lo stesso Santo invocherà a conferma di ciò l’autorità dei Padri della Chiesa, tra i quali Sant’Agostino che diceva:
“Il mondo era indegno di ricevere il Figlio di Dio direttamente dalle mani del Padre. Questi l’ha dato a Maria perché il mondo lo ricevesse per mezzo di lei”.
Per disegno divino dunque Maria è, per ogni uomo, un mezzo necessario di salvezza. E da qui scaturisce ciò che Dio ha fatto in questa la sua più perfetta creatura. Dio infatti concede i beni di grazia necessari secondo l’ufficio affidato. Quali beni ha dovuto concedere a Maria Santissima per essere Madre di Dio! Sant’Eucherio diceva: “vuoi sapere come è la Madre? Guarda come è il Figlio”. E san Luigi Maria pieno di stupore davanti a questa verità esclama: “Ella è una degna Madre di Dio! Qui taccia ogni lingua!”.
Taccia ogni lingua perché Maria è un inesauribile mistero di grazia, impossibile di rinchiudere nelle nostre menti limitate. Talmente Dio l’ha arricchita dei suoi doni che san Luigi dice: “Occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo (1Cor 2,9) le bellezze, le grandezze e le prerogative di Maria, il più
grande miracolo della grazia, della natura e della gloria!”.
Maria non è abbastanza conosciuta
Questo lamento del Montfort è fondato nella considerazione di questa sua missione come Madre di Dio. I doni ricevuti per compiere questa missione sono talmente alti che non c’è mente umana capace di comprenderli. “È dunque giusto e doveroso ripetere con i Santi: “DE MARIA NUMQUAM SATIS”. Maria non è stata ancora abbastanza lodata, esaltata, onorata, amata e servita. Ella merita più lode, rispetto, amore e servizio. Bisogna anche affermare con lo Spirito Santo: Tutto lo splendore della figlia del Re è nell’interno (Ps 45, 14).
Tutta la gloria esteriore, che a gara le rendono il cielo e la terra, si direbbe un nulla a paragone di quella che ricevette interiormente dal Creatore e che non è conosciuta dalle povere creature, le quali non possono penetrare nel segreto più intimo del Re”.
Occorre conoscere maggiormente Maria
Rivelando il motivo teologico che lo portò a scrivere il Trattato, san Luigi svela anche la necessità per ogni cattolico di rinnovare il desiderio di abbracciare questa devozione.
“Il cuore mi ha suggerito quanto ho scritto con particolare gioia, per mostrare che la divina Maria è stata finora sconosciuta, ed è questa una delle ragioni per le quali Gesù Cristo non è ancora conosciuto
come si deve. Se dunque, come è certo, la conoscenza ed il regno di Cristo si attueranno nel mondo, sarà effetto necessario della conoscenza e del regno della Santissima Vergine Maria, che l’ha dato
alla luce la prima volta e lo farà risplendere la seconda”.
Pratiche di preparazione
Nota preliminare. San Luigi Maria propone di iniziare con degli Esercizi Spirituali per “liberarsi dallo spirito del mondo, contrario allo spirito di Gesù Cristo”. Siccome sono pochi quelli che possono iniziare questo Mese di Preparazione facendo gli Esercizi, si propongono qui, per ogni giorno, alcune letture che perseguono questo stesso scopo, concludendo durante i primi dieci giorni con le Litanie dell’umiltà (essendo l’umiltà la virtù che contraddistingue il cristiano dal mondano).
1) Mettersi alla presenza di Dio.
2) Chiedere la grazia di avere un grande desiderio di gradire in tutto gli occhi del Signore, e di avere come fine unico delle mie scelte fondamentali la vita eterna, senza farmi sedurre dallo spirito del mondo.
3) Lettura. Lo spirito del mondo. (Seguiremo fondamentalmente Antonio Royo Marin, Teologia
della perfezione cristiana).
Che cosa è il mondo? Consiste nel clima anticristiano che si forma tra le persone che vivono dimentiche di Dio e dedite solo alle cose della terra. È quindi un’atmosfera che avvolge le persone in un modo di pensare,
di desiderare e di preoccuparsi solo in ordine ai beni terreni, per vivere appunto una vita meramente mondana, senza considerare la vita eterna. Cristo è venuto ad insegnarci la dottrina della sua “Vera Vita”. Leggiamo: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo, che ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci al presente secolo malvagio, secondo la volontà del nostro Dio e Padre, al quale sia la gloria nei secoli…(Gal 1,3-5).
L’atteggiamento mondano è descritto ancora con maggior precisione dal Signore stesso: La campagna di un uomo ricco fruttò abbondantemente; egli ragionava così, fra sé: “Che farò, poiché non ho dove riporre i miei
raccolti?” E disse: “Questo farò: demolirò i miei granai, ne costruirò altri più grandi, vi raccoglierò tutto il mio grano e i miei beni, e dirò all’anima mia: “Anima, tu hai molti beni ammassati per molti anni; riposati, mangia, bevi, divertiti”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa l’anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?” Così è di chi accumula tesori per sé e non è ricco davanti a Dio (Lc 12,16-21).
La stoltezza consiste nel dedicarsi soltanto a raggiungere i beni mondani e non quelli per la vita eterna.
Considerando l’esempio di Gesù sulla croce, chiederemo nei primi dieci giorni la virtù dell’umiltà nella quale si sono distaccati anche i più grandi santi.
Litanie dell’umiltà
(Servo di Dio card. R. Merry del Val)
Signore pietà - Signore pietà
Cristo pietà - Cristo pietà
Signore pietà - Cristo pietà
Gesù, mite e umile di cuore - Ascoltami
Gesù, mite e umile di cuore - Esaudiscimi
Dal desiderio di essere stimato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere amato – Liberatemi, Gesù,
Dal desiderio di essere decantato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere onorato – Liberatemi Gesù.
Dal desiderio di essere lodato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere preferito agli altri – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere consultato – Liberatemi, Gesù.
Dal desiderio di essere approvato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere umiliato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere disprezzato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di soffrire ripulse – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere calunniato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere dimenticato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere preso in ridicolo – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere ingiuriato – Liberatemi, Gesù.
Dal timore di essere sospettato – Liberatemi, Gesù.
La conoscenza e l’amore del mio nulla - Concedimi, o Gesù
La perpetua memoria dei miei peccati - Concedimi, o Gesù
La persuasione della mia meschinità - Concedimi, o Gesù
L’aborrimento di ogni vanità - Concedimi, o Gesù
La pura intenzione di servir Dio - Concedimi, o Gesù
La perfetta sottomissione ai voleri di Dio - Concedimi, o Gesù
Il vero spirito di compunzione - Concedimi, o Gesù
L’obbedienza senza riserve ai superiori - Concedimi, o Gesù
L’odio santo di ogni invidia e gelosia - Concedimi, o Gesù
La prontezza del perdono nelle offese - Concedimi, o Gesù
La prudenza dì tacere negli affari altrui - Concedimi, o Gesù
La pace e la carità con tutti - Concedimi, o Gesù
L’ardente brama del disprezzo e delle umiliazioni e di essere trattato
come te e la grazia di saper accogliere questo santamente - Concedimi
o Gesù
O Maria, Regina, Madre, maestra degli umili - Prega per me
O giusti tutti, santificati specialmente per lo spirito di umiltà
Pregate per me.
PREGHIAMO. O Dio, che resisti ai superbi e dai la grazia agli umili:
concedi a noi la virtù della vera umiltà, di cui il Tuo Unigenito mostrò
ai fedeli l’esempio nella sua persona; affinché non avvenga mai
di provocare la Tua indignazione con l’esaltare nell’orgoglio,
ma piuttosto, sottomettendoci umilmente possiamo ricevere i
doni della Tua grazia. Così sia