30 giorni di Preparazione per consacrarsi a Maria Santissima - Ventottesimo Giorno
Il 26 maggio 2022 sarà la ricorrenza della prima Consacrazione alla Madonna della Fondazione Aiutiamoli a Vivere avvenuta il 26 maggio del 2019 ad Osimo.
In preparazione a tale occasione, che verrà celebrata il 26 maggio 2022 a Bagnoregio, con le Suore del Verbo Incarnato, pubblichiamo ogni giorno gli esercizi preparatori alla Consacrazione.
"Mese di Preparazione Per consacrarsi a Maria Santissima in materna schiavitù d'amore secondo San Luigi Maria Grignion di Montfort" - A cura dei sacerdoti e seminaristi dellaCasa di Formazione "San Vitaliano Papa"
Ventottesimo giorno
Trattato: [218 – 221]
6. Trasformazione in Maria ad immagine di Gesù Cristo.
Come spiega molte volte san Luigi, lo scopo di questa devozione e quella di unirci strettamente a
Gesù. Questo è ciò che maggiormente desidera Maria, e lei concede questa immensa grazia a coloro che
le si accostano come veri devoti.
San Luigi nota che ci sono tante persone che cercano questo stesso fine, l’unione con Gesù Cristo, chi per una via ed una pratica, chi per un’altra.
E spesso, dopo aver lavorato molto durante la notte, devono ammettere:
Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla (Lc 5, 2).
Si potrebbe dire loro: “Avete seminato molto, ma avete raccolto poco (Ag 1,6); Gesù Cristo è ancora molto debole in voi”. “Per la strada immacolata di Maria e con questa pratica divina che io insegno”, afferma il Santo, “si lavora di giorno, si lavora in luogo santo e si fatica poco. Non c’è notte in Maria, perché in lei non ci fu mai né peccato né la minima ombra di colpa.
Maria è un luogo santo, anzi il Santo dei Santi, dove i santi si sono formati e modellati”.
Il Montfort usa dunque una immagine molto illuminante per farci capire come per mezzo di Maria raggiungiamo suo Figlio Gesù:
“Vi prego di notare quanto dico: i santi sono modellati in Maria. Vi è una grande differenza tra lo scolpire un’immagine in rilievo a colpi di martello e di scalpello, e il farne una gettandola nello stampo. Scultori e statuari lavorano molto per riprodurre le figure nel primo modo e, per fare ciò hanno bisogno di molto tempo; mentre, per modellare nella seconda maniera impiegano poco sforzo e le realizzano in pochissimo tempo. Sant’Agostino chiama la Vergine Santa forma Dei, stampo di Dio: stampo adatto a formare
e modellare degli dei. Chi è gettato in questo stampo divino, presto viene formato e modellato in Gesù Cristo, e Gesù Cristo in lui. Con poca spesa e in breve tempo diviene dio, perché è gettato nello stesso stampo nel quale è stato formato un Dio.”
Riferendosi ai direttori spirituali, insiste sul bisogno formare le anime ad immagine di Maria: “Mi sembra di
poter benissimo paragonare i direttori spirituali e le persone devote che intendono formare Gesù Cristo, in sé o negli altri con pratiche diverse da quella che io sto esponendo, a scultori che confidano nella propria abilità, industria e arte, e danno un’infinità di colpi di martello e di scalpello ad una pietra dura, o ad un pezzo di legno mal levigato, per farne l’immagine di Gesù Cristo. Talvolta non riescono ad esprimerlo al naturale, sia per difetto di conoscenza e di esperienza della persona di Gesù Cristo, sia per qualche colpo non considerato che rovina l’opera. Coloro, invece, che abbracciano il segreto di grazia che io presento, li paragono giustamente a fonditori e modellatori che hanno trovato l’eccellente stampo di Maria, nel quale Gesù Cristo è stato formato in modo naturale e divino.
Non contando sulla propria accortezza, ma solo sulla bontà dello stampo, si gettano o si perdono in Maria, per divenire una copia vivente di Gesù Cristo”.
San Luigi esprime i desideri di farci capire questa profonda realtà e di far sì che la mettiamo in pratica, spiegando il bisogno che abbiamo di morire a noi stessi (Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo) per ricavare in noi, tramite Maria, l’immagine e somiglianza di Dio mascherata dal peccato originale e dai nostri peccati: “Com’è bello e giusto il paragone dello stampo di cui mi sono servito! Ma chi lo comprenderà? Desidero che sii tu, mio caro fratello. Ricordati bene, però: si getta nello stampo solo
ciò che è fuso e liquido. In altre parole, devi distruggere e fondere in te il vecchio Adamo, se vuoi diventare quello nuovo in Maria”.
Pratiche di preparazione
In questa ultima settimana, san Luigi ci indica di fare il proposito di conoscere Gesù Cristo, ripetendo durante la giornata la preghiera di sant’Agostino: “Signore, che io ti conosca”. Seguiremo i consigli che san
Luigi insegna su “come vivere la consacrazione nella Santa Comunione” (Trattato: [266-273]).
Puoi quindi applicare questi consigli alle Sante Comunioni che farai durante questa settimana seguendo i passi che propone san Luigi e che riassumiamo in seguito. Nel caso di non poter comunicarti sacramentalmente, puoi fare una comunione spirituale come ti indichiamo qui di seguito.
Prima della Comunione
1) Ti umilierai profondamente davanti a Dio.
2) Rinunzierai alla tua indole corrotta e alle tue disposizioni, per quanto buone te le faccia sembrare l’amor proprio.
3) Rinnoverai la tua consacrazione, dicendo: “Sono tutto tuo, o amata sovrana, e tutto ciò che è mio ti appartiene”.
4) Supplicherai questa buona Madre di prestarti il suo cuore, per potervi ricevere Gesù con le sue stesse disposizioni.
Nella Comunione
Quando ti avvicini a ricevere la Comunione, dirai tre volte: “O Signore, non sono degno…”, rivolgendoti alla Santissima Trinità:
1) Al Padre: lamentandoti che non sei degno a causa dei tuoi cattivi pensieri e della tua ingratitudine verso un Padre così buono, ma che ti affidi a Maria e ti avvicini insieme a lei.
2) Al Figlio: gli dirai che non sei degno di riceverlo a causa delle tue parole inutili e cattive e della tua infedeltà nel servirlo, ma che lo preghi di aver pietà di te, poiché stai per introdurlo nella casa di Sua Madre.
3) Allo Spirito Santo: gli dirai che per la tiepidezza e malvagità
Litanie al Verbo Incarnato (puoi recitarle tutte quante oppure 8 al giorno)
R: Benedictum Verbum Incarnatum
Benedictum Verbum, secunda persona Sanctissimae Trinitatis. R.
Benedictum Verbum, quod praeexistit ab aeterno. R.
Benedictum Verbum, per quod omnia facta sunt. R.
Benedictum Verbum, quod caro factum est et habitavit in nobis. R.
Benedictum Verbum, quod incarnatum est ex Maria Virgine. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, illuminans omnes homines. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod semetipsum exinanivit formam
servi accipiens. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod formavit se per novem menses
in sinu Sanctissimae Virginis Mariae. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod natus in praesepio, circumcisum
et oblatum est in templo. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod baptizatum est ab Ioanne in
Iordane. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod elegit discipulos suos. R.
Benedictum Verbum Incarnatum quod beatitudines proclamavit. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod poenitentiam praedixit. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod omnia bene fecit, R.
Benedictum Verbum Incarnatum, pauper, castum et oboediens usque ad
mortem. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Sacerdos, Rex et Propheta. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Panis in vitam mundi. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod factum est oboediens usque ad
mortem, mortem autem crucis. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Vir dolorum. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, mite et humile corde. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod ad inferos descendit. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod resurrexit tertia die secundum
Scripturas. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod ascendit in coelum. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod iterum venturus est. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, summus eternusque sacerdos. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Caput omnium, caelestium et
terrestrium. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, praesens in omni anima in gratia. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, sub speciebus panis et vini. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, in gladio Spiritus, qui est Verbum eius. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, in quo omnia instauranda sunt. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Rex omnium populorum. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, signum contradictionis. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Sol oriens ex alto. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Agnus Dei qui tollit peccata mundi. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Via, Vita et Veritas. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Caput corporis Ecclesiae. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, quod misit Spiritum Sanctum. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, in septem sacramentis quae dedit
nobis. R.
Benedicta Mater Verbi Incarnati, Maria Sanctissima. R.
Benedicta Mater Verbi Incarnati, Corredemptrix. R.
Benedictum Verbum Incarnatum, Principium et Finis, Alpha et Omega,
Primum et Postremum R
Ave Stella del Mare
Ave, stella del mare,
madre gloriosa di Dio,
vergine sempre, Maria,
porta felice del cielo.
L’«Ave» del messo celeste
reca l’annunzio di Dio,
muta la sorte di Eva,
dona al mondo la pace.
Spezza i legami agli oppressi,
rendi la luce ai ciechi,
scaccia da noi ogni male,
chiedi per noi ogni bene.
Mostrati Madre per tutti,
offri la nostra preghiera,
Cristo l’accolga benigno,
lui che si è fatto tuo Figlio.
Vergine Santa fra tutte,
dolce regina del cielo,
rendi innocenti i tuoi figli,
umili e puri di cuore.
Donaci giorni di pace,
veglia sul nostro cammino,
fa’ che vediamo il tuo Figlio,
pieni di gioia nel cielo.
Lode all’altissimo Padre,
gloria al Cristo Signore,
salga allo Spirito